venerdì 8 aprile 2011

banchetti per il referendum

Stiamo organizzando delle uscite pubbliche, per motivare la gente al voto.
Se sei disponibile mettiti in contatto con noi scrivendo a: votasifermarenucleare.amelia@gmail.com
Sabato 9 ore 16.00 - 19.30 davanti a Porta Romana
Domenica 17 ore 16.00 - 19.30 alla passeggiata di Amelia
Proponi/organizza altre iniziative, anche nei paesi dell'amerino!

alcune delle (tante) bugie che raccontano sul nucleare...

 Siamo circondati da centrali. In caso di incidente è come averle in casa.
 Le centrali più vicine si trovano una distanza di circa 200 chilometri: quello di Krsko in Slovenia e quello di St. Alban in Francia. In mezzo ci sono le Alpi. Un incidente serio sarebbe una tragedia, ma averle in casa sarebbe molto peggio: gli abitanti di Chernobyl e dei villaggi entro 30 Km dalla centrale sono stati evacuati e non torneranno più alle loro case. Molti sono morti o hanno avuto gravi patologie. La contaminazione a più di 200 Km di distanza e con le Alpi in mezzo è sicuramente molto meno grave.
 Le rinnovabili sono costose, il nucleare è conveniente
Il M.I.T. Nel 2009 ha calcolato il costo di un Kw di energia per le diverse fonti, dopo aver valutato i costi di costruzione (senza calcolare interessi ed oneri finanziari) : 8,4 $c/kWh, carbone 6,2 $c/kWh, gas 6,5 $c/kWh.
Il costo del Kw fotovoltaico, ammortizzando la spesa in 30 anni di utilizzo è valutabile in 9,47 €c/kWh per un impianto da 3 KW ( circa 13 $/kWh ) e 6,8 €c/kWh (circa 9,5 $/kWh), il costo del Kwh eolico dipende molto dal luogo e dall'altezza dell'aerogeneratore e in condizioni ottimali già costa meno del kWh nucleare. Manegli ultimo 4 anni il costo del nucleare è aumentato del 70% e quello del fotovoltaico è diminuito del 55%!
 In Italia l'elettricità costa troppo, con il nucleare costerebbe meno.
nel solo anno 2008 abbiamo pagato circa 500 milioni di euro (circa 33 euro per una famiglia media di 4 persone in bolletta) per coprire i costi di smantellamento delle vecchie centrali nucleari italiane. La SOGIN valuta di poterle smantellare con 5,2 miliardi di euro, ma visto che finora non hanno smantellato nulla, probabilmente il costo sarà molto più alto. A questo bisogna aggiungere il costo della gestione delle scorie, da tenere sotto controllo (a Fukushima anche le scorie sono fuori controllo...). Dato che questi costi, molto più alti aggiungendo altre centrali e altre scorie, dobbiamo pensare che la nostra bolletta sarebbe molto più cara.
 Siamo troppo dipendenti dall'estero, serve il nucleare
Le nostre centrali (termoelettriche, idroelettriche, solari, eoliche, geotermiche) sono in grado di sviluppare una potenza totale di 101,45 GW, contro una richiesta massima storica di circa 56,8 GW (picco dell’estate 2007). Perché allora importiamo energia dall’estero? Perché conviene. Soprattutto di notte, quando l’elettricità prodotta dalle centrali nucleari, che strutturalmente non riescono a modulare la potenza prodotta, costa molto meno, perché l’offerta (che più o meno rimane costante) supera la domanda (che di notte scende). E quindi in Italia le centrali meno efficienti vengono spente di notte proprio perché diventa più conveniente comprare elettricità dall’estero. Comunque anche con il nucleare saremo costretti ad acquistare l'uranio arricchito all'estero, e il prezzo dell'uranio è passato dai 7 $/lb del 2001 al picco di 135 $/lb del 2007 ed aumenterà se aumenta la richiesta.
 Il nucleare è una grande opera che rilancia l'occupazione
In Germania il nucleare con 17 reattori operativi (ma adesso ne spegneranno i 7 più vecchi) il settore nucleare ha 30.000 addetti, le energie pulite hanno 340.000 addetti.
 Sì ma le fonti rinnovabili da sole non bastano...
Non serve costruire centrali nucleari per riscaldare case che disperdono il 70% del calore o per lasciare accesi milioni di stand-by di apparecchi elettrici, potremmo ridurre del 15-20% i consumi inutili risparmiando l'energia che potrebbero produrre le 12 centrali nucleari previste nel piano energetico da qui al 2020 (ovviamente irrealizzabili in questi tempi).
Comunque negli ultimi 4 anni in Italia sono stati installati pannelli solari pari a 2,5 centrali nucleari.

 le nuove centrali sono sicure...
Dopo Fukushima in cui abbiamo visto un incidente gravissimo in un paese tecnologicamente avanzato, nessuno può più parlare di sicurezza assoluta: l'incidente è stato scatenato non dal terremoto (perchè il loro reattore lo ha retto. Chissà se in Italia, dove le opere pubbliche cascano da sole, riusciamo a fare altrettanto!) ma dalla mancanza di elettricità e dalla rottura dei generatori ausiliari. Anche un'alluvione potrebbe produrre lo stesso effetto. In caso di incidente i costi umani, sociali ed economici sono inaccettabili

10 motivi per andare a votare SI il 12 e 13 Giugno

Il nucleare è una tecnologia pericolosa
come dimostra la tragedia di Fukushima e il disastro di Chernobyl, non esiste una tecnologia che possa garantire che non avvengano incidenti gravi con gravissime conseguenze per la salute pubblica.
le centrali rilasciano radioattività nell'ambiente anche nel normale funzionamento
uno studio commissionato dal governo tedesco dimostra che i bambini che vivono nel raggio di 5 Km dalla centrale hanno una probabilità 160 volte maggiore di contrarre leucemia. Analoghe ricerche in Gran Bretagna sono giunte alla stessa conclusione.
lo smaltimento definitivo delle scorie è un problema irrisolto
Le scorie sono molto pericolose e rimangono radioattive per decne di migliaia di anni. Non esiste nel mondo un deposito definitivo per smalirle in sicurezza. Inoltre devono essere continuamente sorvegliate per evitare incidenti o furti da parte di terroristi.
Il nucleare non può risolvere i nostri problemi energetici
Il nucleare produce solo elettricità (pari a circa il 25% dei consumi energetici italiani), non è usato nei trasporti, o per produrre calore per l'industria o gli edifici. Per questo non urrà significativamente le importazioni di combustibili fossili. In Francia, paese pieno di centrali nucleari, il consumo di petrolio pro-capite è più alto che in Italia.
il nucleare, al contrario delle energie rinnovabili, produce pochi po di lavoro
una centrale in costruzione produce 3000 posti di lavori, che diventano 300 durante l'esercizio. in soli 10 anni in germania si sono creati 350.000 posti di lavoro nelle rinnovabili, in Italia nel 2020 si potranno creare almeno 200.000 posti di lavoro con le fonti rinnovabili
le centrali utilizzano uranio 235, materia prima in via di esaurimento
Il combustibile delle centrali nucleari deve essere importato. L'uranio 235 è presente in natura in quantità molto limitata e sistima che, al ro attuale di consumo, si possa esaurire nell'arco di 50 anni. Quando sarà finito, rimarranno solo le centrali, che nessuno sà come smantellare e le scorie con tutti i loro problemi.
la legge italiana prevede l'uso dell'esercito per realizzare le centrali
azie alla legge approvata nel 2009 il governo può utilizzare l'esercito per imporre al territorio la costruzione delle centrali nucleari, questo genererà pericolosi conflitti sociali dall'esito incerto.
l'agenzia per la sicurezza nucleare è a favore dell'atomo
l'ente che dovrebbe vegliare sulla sicurezza delle centrali è pieno di nuclearisti convinti che minimizzano ogni problema, dallo smaltimento delle scorie alla sicurezza dei reattori. Come può un interesse di parte garantire la sicurezza dei cittadini?
tra i paesi industrializzati l'Italia è stato il primo ad uscire dall'atomo, adesso  ci seguirà la Germania  e, dopo l'incidente di Fukushima, molti paesi stanno ripensando il loro modello energetico. Perchè indirizzare tutte le risorse energetiche in un'avventura pericolosa quando abbiamo a disposizione sole e vento per produrre in maniera sicura tutta l'energia di cui abbiamo bisogno?